Le aree industriali italiane sono da sempre un importante motore dell’economia del Paese.
Noi di FibreConnect crediamo molto nella capacità di un territorio di generare – grazie al suo tessuto produttivo – non solo benessere, ma anche cultura. Basti pensare a tutte le attività sportive e culturali finanziate dalle piccole e medie imprese del territorio.
Per questo lavoriamo ogni giorno al fianco degli Internet Service Provider, per portare fino agli edifici aziendali uno strumento indispensabile per crescere e continuare a produrre benessere per tutti: la fibra ottica.
Abbiamo pensato quindi di puntare i riflettori, non solo sulla tecnologia, ma anche su questa parte meno raccontata del Belpaese, approfittandone per ripassare anche un po’ di geografia.
Venite insieme a noi in questo viaggio alla scoperta delle località che ospitano le Aree Industriali e Artigianali italiane.
Torre di Mosto
L’onore e (l’onere) di inaugurare questa nuova rubrica spetta al comune di Torre di Mosto, una piccola località che si è affermata come un’autentica gemma industriale nel panorama italiano. Esploreremo la sua affascinante storia, le sue tradizioni gastronomiche e le aziende che contribuiscono alla sua crescita economica.
Un po’ di storia
Situato una cinquantina di chilometri a nord di Venezia, Torre di Mosto è un comune dal passato ricco di tradizioni e cultura. La sua posizione strategica lungo la laguna veneta ne ha favorito lo sviluppo commerciale nel corso dei secoli.
Nell’antichità, il territorio di Torre di Mosto era quasi interamente paludoso, con una vasta rete di acquitrini distribuiti tra Venezia e Caorle, attraversato dalla via Annia, una strada consolare costruita nel 131 a.C. per collegare Roma ad Aquileia.
Verso il V secolo, durante le invasioni barbariche, venne costruita una torre difensiva lungo il fiume Livenza, da cui il paese prese il nome. La discesa dei Longobardi spinse gli abitanti di Oderzo a cercare rifugio nelle lagune dove fondarono Heraclia (l’attuale Cittanova di Eraclea), uno dei principali centri del Ducato di Venezia.
Con il passare del tempo, Heraclia iniziò a perdere la sua centralità a causa delle frequenti inondazioni del Piave e del Livenza e dell’ascesa di Venezia. Durante questo periodo, Torre di Mosto iniziò a formarsi come un piccolo borgo agricolo vicino alla torre romana, dove già esisteva un’antica cappella dedicata a san Martino di Tours.
Nel 1411, durante l’invasione degli Ungari, il villaggio e la torre furono distrutti, ma furono successivamente ricostruiti su iniziativa della nobile famiglia dei Da Mosto, da cui il paese prese il nome.
Fu solo con l’arrivo degli Austriaci nel 1815, però, che venne avviato un progetto di sistemazione del territorio, con la messa in sicurezza degli argini e lo sviluppo della navigazione fluviale. Dall’istituzione del Regno d’Italia in poi furono realizzate massicce opere di bonifica, che videro il completamento dopo la Prima guerra mondiale.
Questi lavori hanno restituito oltre tremila ettari di terreno all’agricoltura, creando opportunità di lavoro e prosperità. Tuttavia, dopo la Seconda guerra mondiale, la meccanizzazione agricola porta a una riduzione della manodopera e a un esodo di abitanti.
Dagli anni ‘70, con lo sviluppo dell’industria e dei servizi, la popolazione ha iniziato nuovamente a crescere, trasformando Torre di Mosto in un’area dinamica e in crescita.
Il territorio: una bonifica per ridisegnare il paesaggio
Il paesaggio della bonifica è un po’ un simbolo dei grandi paesaggi italiani del Novecento, risultato di un’ampia opera iniziata nel 1880 e sviluppatasi soprattutto nei primi anni del XX secolo, per poi concludersi nella metà del secolo scorso. Questo massiccio intervento ha radicalmente trasformato l’aspetto ambientale e paesaggistico di oltre 5 milioni di ettari del territorio nazionale, facendo “emergere” dalle paludi circa 600.000 ettari di terra, concentrati principalmente tra Veneto ed Emilia Romagna.
Durante l’estate questa regione, che comprende la più famosa Jesolo, è naturalmente affollata di visitatori, poiché rappresenta una meta estiva di tendenza sin dagli anni ’60, nonché il punto di accesso al mare più vicino per la Mitteleuropa.
Torre di Mosto oggi è uno dei 22 Comuni del Distretto Venezia Orientale, dove si sta compiendo un significativo lavoro per destagionalizzare il turismo, con proposte culturali, sportive ed enogastronomiche distribuite durante tutto l’anno.
Per chi viaggia con la bicicletta sul tetto dell’auto o nel camper, questa parte di Veneto è l’ideale. Una delle peculiarità di questo luogo è infatti il terreno sempre pianeggiante, che ha permesso la creazione di un sistema di ciclovie ben strutturate.
Cucina locale: dal mare ai fiumi, all’insegna del sapore
La cucina di Torre di Mosto riflette le tradizioni gastronomiche del Veneto, caratterizzata da piatti genuini e sapori autentici. Essendo situata nella regione della laguna veneta, la cucina del comune si ispira spesso ai prodotti del mare, con un’attenzione particolare però a quelli provenienti dai corsi d’acqua che la attraversano.
Quanto il fiume Livenza sia al centro della tradizione culinaria del territorio, ad esempio, è testimoniato anche da manifestazioni come “Fiumi di Sapore”, la rassegna enogastronomica dedicata all’Anguilla del fiume Livenza e ai prodotti tipici del territorio liventino organizzata ogni anno a Torre di Mosto, con la collaborazione di Slow Food Veneto Orientale.
L’anguilla di fiume è nota per la sua carne delicata e saporita, ed è un elemento importante nella tradizione culinaria del Veneto. Viene utilizzata in diverse preparazioni gastronomiche, tra cui fritta con la polenta, al sugo, o in umido con varie aggiunte di accompagnamento.
Lo sviluppo industriale
Negli ultimi decenni, Torre di Mosto ha dimostrato una notevole capacità di adattamento al cambiamento, passando da un’economia basata sull’agricoltura allo sviluppo di un’importante area industriale. La posizione geografica favorevole, la vicinanza a importanti centri urbani come Venezia e Treviso, e l’accessibilità alle principali vie di comunicazione hanno reso il comune una scelta ideale per molte imprese.
Le aziende di Torre di Mosto
Numerose sono le aziende che hanno scelto Torre di Mosto come sede per le loro attività produttive. Tra queste troviamo ad esempio Relax, leader nella produzione di box doccia funzionali e innovativi. Fondata nel 2003 da Dimitri Camolese e Adelino Conte, si è affermata sul mercato grazie alle sue originali soluzioni tecnologiche brevettate dall’ufficio Ricerca & Sviluppo.
La vicina Venezia, con la sua bellezza e la sua arte, è fonte di ispirazione per i designer di Relax. Grazie alla sua costante attenzione all’innovazione tecnologica e alla qualità dei suoi prodotti, l’azienda di Torre di Mosto ha conquistato una posizione di rilievo sia sul mercato nazionale che su quello internazionale.
Un’altra realtà importante presente a Torre di Mosto è la Lucart, i cui prodotti di carta per l’igiene personale troviamo ogni giorno nei supermercati con i brand Tenderly, Tutto o Grazie Natural.
Nata nel 1953 come Cartiera Lucchese dei Fratelli Pasquini, a Villa Basilica (Lucca), l’azienda diventa nel secondo dopoguerra un rilevante polo produttivo cartario in Toscana.
La crescita inarrestabile del business porta nel 1989 alla creazione del brand, Lucart, la prima azienda al mondo a sostituire l’imballo in plastica con uno in materiale rinnovabile completamente biodegradabile.
L’azienda ha adesso numerosi stabilimenti, sia in Italia che all’estero. In quello di Torre di Mosto è concentrata la produzione di tovaglie e tovaglioli, decorati, colorati e personalizzati in carta tissue, airlaid e monolucida.
A completare la nostra veloce, e non certo esaustiva, panoramica delle attività che risiedono all’interno di questa piccola ma ricca area industriale, troviamo anche la Alemar, azienda specializzata nella fornitura di prodotti ittici freschi e di alta qualità sia alla grande distribuzione che all’alta ristorazione.
L’azienda dispone di una vasta rete esclusiva di pescherecci situati nell’alto Adriatico. Il pesce pescato giornalmente viene raccolto direttamente dai pescherecci e consegnato rapidamente ai clienti, garantendo la massima freschezza.
La missione di Alemar è promuovere e diffondere la cultura della buona tavola, valorizzando i valori della ricerca e dell’impegno costante sia dei ristoratori che dei distributori, al fine di garantire standard di qualità elevatissimi al consumatore finale.
Questa varietà di attività economiche contribuisce a creare un tessuto industriale solido e diversificato, con una ricaduta importante sull’occupazione e lo sviluppo locale.
Le aziende di Torre di Mosto: dal presente al futuro con la banda ultra larga

Torre di Mosto, un comune dal passato ricco di storia e di fascino, ha saputo adattarsi ai cambiamenti economici e a sviluppare una sua importante Area Industriale e Artigianale. Grazie alla presenza di numerose realtà imprenditoriali e di una comunità dinamica, il comune continua a crescere e a contribuire in modo significativo all’economia del Paese. La combinazione di tradizione, innovazione e risorse locali rende Torre di Mosto un esempio di successo del sistema produttivo italiano.
Tra pochi mesi il percorso innovativo di Torre di Mosto raggiungerà un altro importante traguardo: sarà una delle Aree Industriali e Artigianali italiane finalmente collegate alla rete globale grazie all’infrastruttura interamente in fibra ottica realizzata da FibreConnect, in collaborazione con l’ISP partner EmiRonet.
Grazie a questa nuova opportunità, le eccellenze imprenditoriali che racchiude saranno in grado di raggiungere il massimo del proprio potenziale produttivo, senza più i vincoli di una connessione lenta e poco affidabile.
Un altro pezzo di Italia connesso al futuro.